IL PRESIDENTE ASDA ADOLFO SIVORI PRESENTA L'ESPERTO D'ARTE DANIELE BERTONI E INTRODUCE LA VISITA GUIDATA
Premessa
CHI
SONO I MAGI?
Nella
tradizione cristiana, si sono trasformati nei "Re Magi" che
seguendo la cometa si recarono a venerare Gesù bambino. Non avevano
poteri magici, ma la loro "magia" derivava dalla loro
conoscenza astronomica, che li portò a decifrare la stella che guidò
fino alla grotta di Betlemme.
Di
fatto si trattava di una casta sacerdotale ereditaria della
popolazione dei Medi (**)
(**) I Medi sono
stati un’antica popolazione iranica che dal 2.000 a.c. abitava la
regione chiamata Media, situata ad ovest dell’attuale Iran
principalmente nell’area che corrisponde all’attuale Kurdistan
Competenze: Erano
principalmente astrologi, interpreti di sogni e indovini.
Conoscenza
e Influenza: Occupavano posizioni di
prestigio presso la corte persiana, servendo come funzionari e
sacerdoti.
Sintetizzando
questi concetti potremmo affermare che il “potere” dei Magi
consisteva nell’OSSERVAZIONE e nell’INTERPRETAZIONE.
Il
titolo di questa mostra è OLTRE L’IMMAGINAZIONE ma se noi
scomponiamo la parola immaginazione otteniamo I-MAGI-IN-AZIONE
Quali
sono le arti che più di ogni altra si servono dell’osservazione e
dell’interpretazione se non la pittura e la scultura, in tutte le
sue varianti?
Proseguendo quindi in questo ragionamento, piuttosto
ardito, potremmo dire che ci apprestiamo a visitare quello che 14
moderni MAGI ci rappresentano di ciò che hanno osservato e
L’EMOZIONE che è scaturita da questa osservazione.
Le
amiche e gli amici che espongono oggi sono una compagine varia ed
eterogenea dove convergono artisti con un background diversificato:
da coloro che “rubano” tempo al lavoro e agli impegni familiari
per coltivare questa passione, a coloro che hanno fatto di questa
passione una vera e propria professione.
Anche
il percorso formativo è eterogeneo: da chi ha frequentato e si è
diplomato all’Accademia di Brera a chi ha iniziato come autodidatta
per poi affinare il proprio bagaglio nella collaborazione con artisti
affermati e/o in altri ambiti pittorico/figurativi.
Una
nota che accomuna la formazione di molti di loro, e che li avvicina
particolarmente al mio vissuto, è aver frequentato l’Accademia di
quello che è stato oltre che un grande artista, un mio carissimo
amico: Mario Tapia Radic.
ESPOSITORI
ELENA
SIGNORINI
Diplomata
all'Accademia di belle Arti di BRERA.
Il
suo percorso pittorico e artistico nel corso degli anni è passato
dal figurativo all'astratto. Si è cimentata in tutte le tecniche
espressive dalla pittura alla grafica, dalla scultura all’incisione,
padroneggiando con successo tutte queste tecniche espressive.
Le
sue opere hanno riprodotto in modo assai personale il mondo teatrale
della danza della musica e maschere e personaggi della commedia
dell'arte riconducibili al tema della rappresentazione, della
finzione, delle illusioni, del gioco.
I
quadri che presenta qui sono due olii con un contenuto materico.
L’opera
Vita- altri mondi, il mistero
dell'universo prende le mosse da una
suggestione musicale prodotta dall’esibizione della figlia
flautista e compositrice. Proprio ascoltando questo brano (che si
chiamava ReClass)
l’immaginazione della nostra pittrice evoca mondi lontani
extraterrestri (argomento questo di grande interesse anche per la
figlia).
La
seconda opera che presenta Elena Signorini Burattinai
- Teatro la cenerentola, Personaggi nell'ombra
si ispira anche all’opera di Orwell e può avere due modalità di
interpretazione: sia un significato fantastico che politico.
Rappresenta dei soggetti (probabilmente detentori del potere) che,
nell’ombra muovono delle figure come fossero burattini ma,
rappresenta anche Cenerentola riconoscibile dalla piccola sagoma
femminile e dalla scarpetta rossa.
OPERE
70
x 100 Vita- altri mondi, il mistero dell'universo
50
x 60 Burattinai - Teatro la cenerentola, Personaggi nell'ombra
BARBARA
BENVEGNÙ
Il
suo è uno stile di vita in equilibrio tra casa lavoro e figli, ma
anche condiviso con l'arte e la cultura.
Ha
conseguito gli studi di comunicazione visive e lavora presso un
ufficio grafico pubblicitario ed editoriale. Negli anni il ritmo
sfrenato della vita quotidiana l'ha portata a dimenticare i suoi
interessi personali e le sue aspirazioni, ma un grave evento
attraversato in salute, le fanno capire le priorità della vita che
da quel momento cambia. È il 7 ottobre del 2013 e questa la ritiene
la data della sua seconda rinascita e le sue tele rispecchiano tale
passaggio.
È
iscritta a più associazioni di pittura di Milano e dintorni, e partecipa appena può ad eventi.
Si è dedicata anche a progetti di pittura e musica per disabili, cercando di dare un senso a tutto il suo percorso anche se purtroppo, ad oggi, per motivi di salute, ha dovuto interrompere la collaborazione.
OPERE
Acquerello
e acrilico su tela (40x120) OLTRE
EMMA
BAUER
nata,
New York, USA il 16 luglio 1950
Si
dedica alla pittura da quasi vent’anni
Sono
sempre stata appassionata e, a volte, studiosa di tutte le
espressioni artistiche. I miei genitori erano grandi
amavano l'arte, film d’essai e l’opera lirica e insieme
abbiamo viaggiato molto.
dal
2017 prendo lezioni dalla Sig.ra Elena Signorini, membro
dell’Associazione ASDA
In
generale olio, acrilico, Collage, Disegno a matita, Misto e incisioni
su zinco.
Il
quadro
60
x 80 con tecnica molto materica formata da acrilico e granuli che
danno l’effetto screpolato. Ispirata ad un murales anonimo
sull’isola coloniale di Gorée di fronte a
Dakar,
(dal 1400 al 1800 il più grande centro di commercio si schiavi della
Costa africana) nelle vicinanze del centro dove tenevano schiavi in
attesa della vendita/deportazione. Donna misteriosa, scampata alla
deportazione? deportata? Simbolo di una realtà storica nascostaci e
della crudeltà oltre l’immaginazione? Il suo nome Awa
rimanda a Eva e rappresenta quindi la donna progenitrice e
universale.
OPERE
Mista
su tela(60x80) l’inimmaginabile destino di Awa
SARA
COLUCCIA
Sono
nata a Busto Arsizio (VA) nel 1973 e mi sono laureata in Architettura
presso il Politecnico di Milano nel 2001.
Ho
lavorato come architetto fino al 2010 per poi dedicarmi alla famiglia
e all’ambito artistico.
La
passione per l’architettura e per i viaggi ha sicuramente
influenzato il mio lavoro.
Un'immagine,
un'emozione, le sensazioni, lo "spirito" di un luogo: sono
questi gli elementi che fanno crescere in me l'idea per una nuova
opera.
La
pittura è una forma di libertà che mi permette di uscire dalla
realtà e dagli schemi rigidi per andare verso una dimensione
diversa, nel tentativo di riportare su tela delle emozioni personali.
Realizzo
i lavori attraverso un processo che lascia una parte di imprevisto e
di incontrollato a sviluppare l'idea originale.
L’acqua,
elemento naturale che prediligo, è essenziale nelle mie opere; anche
se non raffigura il soggetto rappresentato, ne è parte integrante,
in quanto la sua azione è indispensabile nello sviluppo del processo
creativo; essa, “spruzzata” sulla tela e sulle tinte, ne modifica
l’intensità e la consistenza, produce il movimento di colori e di
materiali, evidenzia la trama e gli strati sottostanti, creando
effetti che saranno percepibili solo in una fase successiva quando il
lavoro inizierà ad asciugarsi; vi è poi un momento in cui devo
perdere il controllo e lasciare che i gesti prendano il sopravvento e
determinino il risultato finale.
È
così che gradualmente l’idea iniziale prende forma e si sviluppa
nel corso dell’opera.
All’interno
delle opere che ho realizzato fino ad oggi, si possono distinguere
due tecniche esecutive molto differenti fra loro, quasi opposte.
La
prima è fortemente materica e si riferisce soprattutto alle opere
iniziali; qui si ha un processo di aggiunta di diversi materiali
(sabbia, gesso, polvere di marmo, cemento, smalti) e la
sperimentazione della reazione tra sostanze a base di acqua o di
olio.
La
diversa consistenza delle superfici, la loro irregolarità, e
l’inserimento dei vari materiali contribuiscono ad individuare
piani differenti ed a realizzare effetti particolari di luci ed ombre
nell’opera.
L’altra,
predominante nei lavori successivi, vede un procedimento di
sottrazione degli strati di pittura con un processo di costruzione e
decostruzione - che porta ad evidenziare trame, segni grafici,
luminosità e piani differenti - come ad evidenziare strati nascosti
nell’anima.
OPERE
Acrilico
e gesso 100 x 70 Ombre silenziose
Acrilico
100 x 80 Dream
MARIA
GUADALUPE FERNANDEZ QUARTI
Nasce
a Minatitlàn, Veracruz, in Messico
Artista
eclettica, messicana d'origine, arriva in Italia nel 1972. Dipinge
fin da bambina. Inizia come autodidatta e, in età adulta ha studiato
con i maestri, Mario Tapia, Angelo Gorlini, Giuseppe Sottile.
Inizia
a dipingere da bambina utilizzando gli scarsi mezzi e le tecniche che
poteva acquisire nel suo paese d’origine. Dipinge ad olio, tecnica
mista, ma ultimamente si è specializzata nella tecnica
dell'acquarello per la sua spontaneità ed immediatezza, che
applica con maestria ed armonia.
Dal
1996 è tra i soci fondatori dell'ASDA e dal 2003 fa parte anche
dell'A.I.A. (Associazione Italiana Acquarellisti)
Il suo
incontro con l’acquarello è abbastanza particolare. Già quando
era alle prese con gli insegnamenti del Maestro Tapia, quest’ultimo
si accorse che faceva un uso della tempera molto diluita, e le
predisse un futuro da acquerellista; Tapia tenne poi alcune lezioni
sull’acquerello .. qui nacque la passione per questa tecnica che
poi approfondì con noti acquerellisti come Angelo Corlini, Giuseppe
Sottile
Ha
praticato diverse esperienze artistiche in vari campi, della poesia
alla danza, dalla pittura su stoffa, alle tecniche miste, ora si
dedica soprattutto alla pittura ad olio ed all'acquarello con ottimi
risultati cromatici e di composizione.
OPERE
Acquerello
(31x45) IMPERMANENZA 2
Acquerello
(45x32) IMPERMANENZA 1
GIANCARLO
GAROLFI
Nato a
Milano , risiede a San Donato Milanese. Frequenta L'Umanitaria, dove
consegue il diploma in arti grafiche. La pittura è da sempre la sua
passione, e si avvicina ad essa come autodidatta. Dopo aver
lasciato la vita produttiva, si riavvicina alla pittura frequentando
il corso biennale di pittura ad olio, organizzato dal comune di
Milano con il prof. Trolese.
Approfondisce
la conoscenza di questa tecnica, frequentando l'Accademia di belle
Arti di Mario Tapia, e poi sotto la guida di Fabio Cuman,
esprime il meglio dipingendo temi figurativi.
Utilizza
la tecnica ad olio e predilige la pittura del periodo impressionista.
Negli
ultimi tempi si è dedicato soprattutto alla pittura dei tipo
paesaggistico.
OPERE
Olio
su tela (50 x 70): Immagine dietro l’angolo
SIMONA
LA MONICA
Simona
La Monica in arte SLAM's Arts, nasce a Milano nel 1990, da padre
Palermitano e madre Leccese.
Frequenta
il Liceo Artistico di Brera, diplomandosi nel 2009 in Beni Culturali
Archivistici e Ambientali con tesi sulla Bauhaus.
Nel
2006 partecipa al progetto scolastico in collaborazione con la
Veneranda Fabbrica del Duomo "Le vie dei marmi" esposto,
poi nel 2007 presso l'Ambrosianeum di Milano.
Per
volere della famiglia interrompe gli studi artistici, iniziando gli
studi Universitari prima nel campo Erboristico ed Etnobotanico poi
nella Pedagogia.
Con il
supporto della sorella Alessandra, continua comunque, a portare
avanti la sua passione per l'arte, esplorando da autodidatta svariate
tecniche.
Diventa
pittrice, scultrice, grafica ed illustratrice.
Mescolando
la passione per la Botanica, la Psicologia, L'alchimia e le materie
plastiche sceglie infine di aderire alla corrente "Organica",
inserendo elementi naturali, simbologie alchemiche, magiche,
spirituali, ricreando scenari onirici ed archetipici, ove inserisce
messaggi profondi e spunti di riflessione.
Spesso
ritenuta" Tenebrosa" per il forte utilizzo del colore nero,
tende invece a lanciare un messaggio di "Luce e di resilienza".
OPERE
Acquarello
su carta Fabriano (50 x 70): La Manifestazione dell’Invisibile
NUNZIO
NAPPI
Nato
in Venezuela, ma di origini prettamente italiane, Nunzio Nappi
realizza la sua formazione artistica presso il laboratorio d'arte
condotto dal maestro cileno Mario Tapia, il quale riesce ad
imprimergli emozioni pittoriche e svariate tecniche che suggeriscono
nell'insieme la gamma di colori con cui plasma i suoi dipinti.
Nel
presente, attraverso le sue opere crea una suggestione visiva
mediante colpi di pennello e colori materici. Ama con la pittura le
varie espressioni che aiutino a catturare l'attenzione di quello che
lo circonda.
Tra
queste la poesia, per cui ha la piena convinzione che, come il
colore, non ha età, non ha confini ed è l'essenza della vita
stessa.
Si
cimenta in installazioni realizzate con diversi materiali, tra cui il
legno.
OPERE
Olio
su tela (90 x 80): evoluzione oltre i limiti
CRISTINA
PAGANI
In
ogni artista c'è un conto in sospeso con la scomparsa. Alla paura di
sparire nel nulla l'artista reagisce con un gesto artistico che
riaffermi la sua presenza, e però al tempo stesso quel gesto è il
nascondiglio perfetto per non venire allo scoperto del tutto.
L'artista
si palesa così in controluce, andando a scomparire in un posto dove
lo si possa in altro modo vedere.
(citazione
Andrea Bajanj)
Nasce
a Milano il 21.01.61 e si trasferisce subito a S. Donato Mil.se dove
attualmente vive e lavora. Ha conseguito il diploma di maturità
classica e dopo un periodo dedicato interamente alla famiglia si è
iscritta all' Accademia di Peschiera Borromeo e sotto la guida del
maestro Mario Tapia apprende le tecniche del disegno,
della pittura ad olio, dell'acquarello, delle tecniche miste e della
scultura in argilla.
Inizia
la sua attività nel '92, partecipando a numerose mostre collettive
che le permettono di confrontarsi ed evolversi maturando la
necessaria esperienza per sviluppare uno stile più personale e
deciso.
Predilige
la tecnica dell'olio su tela alla quale però affianca sempre nuove
sperimentazioni con materiali molto diversi in una ricerca continua
di forme espressive alternative.
Dopo
il primo approccio di tipo impressionista ed un accurato studio della
teoria del colore, ha sviluppato un concreto interesse per
l'espressione del movimento: linee aperte delimitano uno spazio in
evoluzione ottenendo con pochi segni interrotti una fusione tra linea
e sfondo.
OPERE
Tecnica
mista (70 100) VISIONI DAL FUTURO
Tecnica
mista (80 80) PENSIERI FLOREALI
ADOLFO
SIVORI
Le
prime opere prettamente figurative, nate durante il periodo di
frequentazione dell'Accademia linguistica d'arte di Genova.
Sotto
la spinta di un continuo desiderio di trovare sempre nuove forme
espressive, via via lasciano il posto a nuove tecniche d'espressione
ove la raffigurazione reale delle cose viene schematizzata con
applicazioni materiche ottenendo così una visione del tutto
personale della realtà.
Un
periodo ricco di esperienze positive : primi contatti con il mondo
dell'arte e conseguentemente anche primi contrasti di opinioni con i
maestri preposti all'insegnamento , apprendimento di nuove tecniche.
Terminato
il primo biennio , i nuovi obblighi verso la famiglia appena formata
, mi inducono ad allontanarmi temporaneamente da questa arte ed a
cercare all'estero nuove esperienze e sensazioni
(e
perché' no ..una maggiore tranquillità economica ...)
Ed
ecco aprirsi gli orizzonti dell'Africa e del Medio Oriente con colori
, toni , esperienze e costumi del tutto nuovi che lasceranno ricordi
indelebili.
Il
tempo passa , le esigenze mutano , le situazioni variano ed il 1997
vede il mio ritorno all' arte , all'amore della pittura, del
raffigurare, al piacere di riuscire a trasmettere agli altri le mie
sensazioni ( o almeno così spero ..... )
Frequento
Studi di pittori affermati, Ateliers di maestri lombardi ( Carzaniga
e Berettni), l'Accademia di Belle Arti di Peschiera Borromeo sotto la
guida del maestro M. Tapia.
Tecnica
mista (60 80) UNIVERSO… UN INCOGNITA
50
70) IL BOSCO DELLE FATE
LUDOVICA
MARIA TAVAZZI
L'artista
utilizzando tele preparate con stucchi e carte veline, le anima di
espressioni informi, con l'ausilio di colori ad olio e tempere
acriliche, ottenendo composizioni a rilievo e con sfumature.
La sua
produzione, nell'arco della sua attività ormai trentennale ,
comprende anche esperienze con gli affreschi e forme in argilla.
Nel
1996 fonda l'ASDA (Associazione San Donato Arte) con la
collaborazione di amici pittori.
Vive e
lavora a San Donato Milanese. Ha frequentato l’Accademia di Mario
Tapia
Olio
su tela (60 X 90) Frammenti di stelle
Steli
blu, viola e verdi
Che
tendono verso il cielo
Ricompensati
da frammenti di stelle
IL
COMMENTO DESCRIVE MOLTO BENE IL SOGGETTO.
Ma ci
possiamo chiedere perché la scelta di questa composizione e non una
più “rassicurante” tela figurativa (che Ludovica dopo il suo
prolungato studio e tirocinio, sarebbe assolutamente in grado di
realizzare?)
Sono
attratta da composizioni più leggere e volatili, più immediate e
-non ultimo – più rapide nella composizione (questa non è
comunque una “scorciatoia” perché comporta, comunque, ricerca,
approfondimento e coinvolgimento emotivo …)
Di
segno assolutamente diverso è l’altra opera presentata da Ludovica
(realizzata in un periodo molto precedente)
Olio
su tela(50 x 70) ENIGMA
Pur
mantenendo la cifra astratta questo dipinto, di sapore vagamente
futurista, rappresenta la città nel suo cielo che si sviluppa, nel
suo procedere, come campagna, come terra e che si intreccia con
queste figure geometriche che rappresentano i palazzi e le sue strade
vuote. Strade che però alla fine si popolano con questi tratti
diversamente colorati che sembrano eseguiti a spatola ma che sono
realizzati con rapidi colpi di cartoncino intriso nel colore.
L’ENIGMA
di questa città è rappresentato da questi flessuosi riccioli in
movimento che altro non sono se non un punto di domanda.
NADIA
VISCONTI
Esordisce come surrealista, ma nell'arco della sua attività
artistica, oramai quasi ventennale si è cimentata a sperimentare
un'infinità di tecniche e modalità d'espressioni differenti, anche
scultoree, che l'hanno portata ad avvicinarsi ad altre correnti
pittoriche rendendo la sua produzione estremamente variegata per
tematiche ed esecuzione.
Acrilici
su carta.
Il
bacio della strega (la strega soprattutto) ricorda
vagamente la Medusa e la sua capigliatura di rettili. L’ambientazione
è notturna con la luna che illumina la scena.
La
passione non ha limiti
rappresenta l’incontro e l’amore, forse improbabile,
fra due soggetti che appartengono alla tradizione del mito: la
sirena e il centauro. Anche qui l’ambientazione è
notturna è l’abbraccio fra i due personaggi è accompagnato
dall’abbraccio fra il mare e la roccia.
OPERE
Acrilico
(50 x 36) La passione non ha limiti
Acrilico
(40 x 50) Il bacio della strega
SONIA
COLUCCI
Sandonatese
dalla nascita Sonia Colucci, studia al liceo classico della città e
si laurea a Milano in Scienze dell'educazione. Coltiva da autodidatta
la passione per l'arte e il disegno. Sperimenta varie tecniche
di creatività manuale. Utilizza nel suo lavoro di educatrice con
bambini, anziani e disabili la pittura e la manualità creativa
credendo che l'arte sia un meraviglioso strumento di espressione
della persona. Nel 2019 segue il corso di Acquarello della maestra
Elisabetta Viganò. Nel giugno 2023 conclude il corso biennale
professionale di illustrazione della scuola Pencil Art di Roma.
Il
mio lavoro rappresenta un dolore che va “oltre l'immaginazione”,
quello della madre in guerra. È un dipinto che ho DOVUTO fare,
quando ho visto una foto, mi si imponeva. Ho aggiunto in un angolo
un fiore di anemone (in greco antico “Figlia del vento”) che nel
linguaggio dei fiori significa “fragilità, abbandono, attesa e
speranza”.
OPERE
Acrilico
(80 x 50) Figlia del vento
Acrilico(50x70)
Infinito
MARIO
ANTONIO TUCCI
Nato a
Milano, dipinge da quando è bambino e dedica a questa attività due
ore quasi tutti i giorni. Si definisce autodidatta sebbene abbia
coltivato con la grafica pubblicitaria la sua passione per il
disegno. Predilige la tecnica acrilica sia per praticità che per
resa.
OPERE
Acrilico
su tela (80 x 70) ORE 10 E 37 CIRCA
Possiamo
dire che anche l’altro quadro sia dominato da un senso di
provvisorietà: il “circa” del titolo non è casuale perché leva
il connotato della precisione e quel tempo rappresentato
dall’orologio altro non è se non IL TEMPO NEGATO. Ognuno di noi
possiede un tempo negato, è quello dei desideri mai realizzati e dei
sogni spezzati che, nella figura femminile del quadro sono: l’abito
bianco sgualcito e il bouquet secco, I manifesti di luoghi turistici
desiderati e mai raggiunti, la stessa banchina di una stazione della
metropolitana abbandonata, dove il tempo non si è fermato, si è
perso.
n “ore
10:37 circa” la figura di una sposa, china sul proprio bouquet
secco, si trova su una banchina di una stazione
Nonostante
i capelli scompigliati non è solo fisico: la scena è volutamente
statica, tutto sembra congelato in tempo che non si è mai risolto.
L'opera rappresenta la ribellione interiore contro il tempo negato,
sul desiderio mai esaudito.
OPERE
Acrilico
su tela (100 x 75) RESPIRI
Respiri rappresenta la ciclicità della vita. In ogni respiro, per
quanto impercettibile, c’è un ciclo vitale e questo si manifesta
nella bellezza come nella decadenza (dove decadenza non ha
necessariamente un contenuto negativo perché- trattandosi di un
ciclo – la decadenza genera la rinascita). Il dipinto è quindi
una metafora della condizione umana, dove l’attimo fuggente è in
bilico tra la vitalità e l’inevitabile dissoluzione e
l’altrettanto inevitabile rinascita.
Nel
quadro il soggetto femminile non guarda il mondo esterno, che
comunque entra come interprete nella folata di vento. La ragazza
sembra riflettere su sé stessa e sul proprio mondo (rappresentato
dalla stanza). Sembra in questo atto di raccoglimento riflettere su
quell’attimo dove in suo respiro interiore si confonde con il
respiro del vento.