Con una significativa e suggestiva presentazione del
Dott. Silvano Battistotti, ieri ad ArteGioia107 c'è stata l’inaugurazione della
mostra personale Iron&Rust di Antonella Sassanelli.
Reportage della vernice qui
La mostra proseguirà fino al 10/05/2014
Orari: Da martedì a sabato dalle 16.00 alle 19.00
In altri orari e giorni su appuntamento
Luogo: Artegioia107 Via Melchiorre Gioia, 107 – 20124 –
MILANO
Biglietto: entrata libera
Telefono per informazioni: Tel. e Fax 02 67075024 Cell. 338 3421624
Mail per informazioni: info@artegioia107.it
Sito internet: http:// www.artegioia107.it
Catalogo disponibile in Galleria.
Iron&Rust
Quando ci accostiamo alla fotografia siamo portati a
considerare tale prodotto artistico un artificio attraverso il quale veniamo a
conoscenza di fatti, paesaggi, figure che in qualche misura ci informano della
realtà.
Paul Klee aveva detto che “l’arte è deformazione”
intendendo con questa asserzione che la realtà, spesso esplicita nell’immagine,
deve subire alcuni processi di mutamento che ci conducono in un mondo surreale,
fantastico o geometrico in cui i parametri estetici cambiano insieme alla
materia originale da cui derivano.
Antonella Sassanelli, nell’estrinsecazione delle sue
figurazioni estetiche, parte proprio dalla fotografia elaborandola con mezzi
fisici e chimici (ruggine, acidi, diluenti ecc.) fino ad ottenere immagini
complete o parziali in cui le radici fotografiche vanno dissolvendosi e
trasformandosi creando un che di primordiale materico che diventa simbolico o
evocativo di altri mondi.
La trasformazione della materia pervade i volti che
l’artista ci presenta in fase quasi liquefattiva: è come un magma corrosivo che
progressivamente si impadronisce dell’immagine antropomorfa fino a deturparne i
volti e conferendo all’immagine finale un che di tragico mescolato ad una
bellezza intrinseca che si oppone, impassibile, a questa metamorfosi.
Vediamo così facce piene di crepe come di legno vecchio
logorato dal tempo, altre come se si stessero sciogliendo.
A volte siamo di fronte al dubbio se lo spazio stia
corrompendo le immagini o se queste stiano formandosi emergendo dal nulla.
I toni cromatici sono molto contenuti, quasi non
volessero mostrare segni di emozioni particolari, ne risulta
un’interiorizzazione che dai volti si espande nell’ambiente circostante. Questi
volti spesso assumono un aspetto enigmatico che ci costringe ad analizzarli
cercando di approfondire i perché di queste figure e a cercare i moti sottesi a
questi sguardi così belli, così emblematici.
È un mondo psicologico sommerso che la Sassanelli cerca
di suggerirci attraverso modulazioni continue e ritmi diversi che rendono molto
articolata e complessa la sua ricerca sulla metamorfosi della materia.
Silvano Battistotti
Bella mostra, le faccio tanti auguri! Ciao, Arianna
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