Premessa
CHI SONO I MAGI?
Nella tradizione cristiana, si sono trasformati nei "Re Magi" che seguendo la cometa si recarono a venerare Gesù bambino. Non avevano poteri magici, ma la loro "magia" derivava dalla loro conoscenza astronomica, che li portò a decifrare la stella che guidò fino alla grotta di Betlemme.
Di fatto si trattava di una casta sacerdotale ereditaria della popolazione dei Medi (**)
(**) I Medi sono stati un’antica popolazione iranica che dal 2.000 a.c. abitava la regione chiamata Media, situata ad ovest dell’attuale Iran principalmente nell’area che corrisponde all’attuale Kurdistan
Competenze: Erano principalmente astrologi, interpreti di sogni e indovini.
Conoscenza e Influenza: Occupavano posizioni di prestigio presso la corte persiana, servendo come funzionari e sacerdoti.
Sintetizzando questi concetti potremmo affermare che il “potere” dei Magi consisteva nell’OSSERVAZIONE e nell’INTERPRETAZIONE.
Il titolo di questa mostra è OLTRE L’IMMAGINAZIONE ma se noi scomponiamo la parola immaginazione otteniamo I-MAGI-IN-AZIONE
Quali sono le arti che più di ogni altra si servono dell’osservazione e dell’interpretazione se non la pittura e la scultura, in tutte le sue varianti?
Proseguendo quindi in questo ragionamento, piuttosto ardito, potremmo dire che ci apprestiamo a visitare quello che 14 moderni MAGI ci rappresentano di ciò che hanno osservato e L’EMOZIONE che è scaturita da questa osservazione.
Le amiche e gli amici che espongono oggi sono una compagine varia ed eterogenea dove convergono artisti con un background diversificato: da coloro che “rubano” tempo al lavoro e agli impegni familiari per coltivare questa passione, a coloro che hanno fatto di questa passione una vera e propria professione.
Anche il percorso formativo è eterogeneo: da chi ha frequentato e si è diplomato all’Accademia di Brera a chi ha iniziato come autodidatta per poi affinare il proprio bagaglio nella collaborazione con artisti affermati e/o in altri ambiti pittorico/figurativi.
Una nota che accomuna la formazione di molti di loro, e che li avvicina particolarmente al mio vissuto, è aver frequentato l’Accademia di quello che è stato oltre che un grande artista, un mio carissimo amico: Mario Tapia Radic.
ESPOSITORI
ELENA SIGNORINI
Diplomata all'Accademia di belle Arti di BRERA.
Il suo percorso pittorico e artistico nel corso degli anni è passato dal figurativo all'astratto. Si è cimentata in tutte le tecniche espressive dalla pittura alla grafica, dalla scultura all’incisione, padroneggiando con successo tutte queste tecniche espressive.
Le sue opere hanno riprodotto in modo assai personale il mondo teatrale della danza della musica e maschere e personaggi della commedia dell'arte riconducibili al tema della rappresentazione, della finzione, delle illusioni, del gioco.
I quadri che presenta qui sono due olii con un contenuto materico.
L’opera Vita- altri mondi, il mistero dell'universo prende le mosse da una suggestione musicale prodotta dall’esibizione della figlia flautista e compositrice. Proprio ascoltando questo brano (che si chiamava ReClass) l’immaginazione della nostra pittrice evoca mondi lontani extraterrestri (argomento questo di grande interesse anche per la figlia).
La seconda opera che presenta Elena Signorini Burattinai - Teatro la cenerentola, Personaggi nell'ombra si ispira anche all’opera di Orwell e può avere due modalità di interpretazione: sia un significato fantastico che politico. Rappresenta dei soggetti (probabilmente detentori del potere) che, nell’ombra muovono delle figure come fossero burattini ma, rappresenta anche Cenerentola riconoscibile dalla piccola sagoma femminile e dalla scarpetta rossa.
OPERE
70 x 100 Vita- altri mondi, il mistero dell'universo
50 x 60 Burattinai - Teatro la cenerentola, Personaggi nell'ombra
BARBARA BENVEGNÙ
Il suo è uno stile di vita in equilibrio tra casa lavoro e figli, ma anche condiviso con l'arte e la cultura.
Ha conseguito gli studi di comunicazione visive e lavora presso un ufficio grafico pubblicitario ed editoriale. Negli anni il ritmo sfrenato della vita quotidiana l'ha portata a dimenticare i suoi interessi personali e le sue aspirazioni, ma un grave evento attraversato in salute, le fanno capire le priorità della vita che da quel momento cambia. È il 7 ottobre del 2013 e questa la ritiene la data della sua seconda rinascita e le sue tele rispecchiano tale passaggio.
È iscritta a più associazioni di pittura di Milano e limitrofi, e partecipa assiduamente, appena i suoi impegni lo permettono, a molteplici eventi culturali.
Si dedica inoltre a diversi progetti di pittura e musica per disabili nel campo sociale, cercando di dare un senso a tutto il suo percorso.
OPERE
Acquerello e acrilico su tela (40x120) OLTRE
EMMA BAUER
nata, New York, USA il 16 luglio 1950
Si dedica alla pittura da quasi vent’anni
Sono sempre stata appassionata e, a volte, studiosa di tutte le espressioni artistiche. I miei genitori erano grandi amavano l'arte, film d’essai e l’opera lirica e insieme abbiamo viaggiato molto.
dal 2017 prendo lezioni dalla Sig.ra Elena Signorini, membro dell’Associazione ASDA
In generale olio, acrilico, Collage, Disegno a matita, Misto e incisioni su zinco.
Il quadro
60 x 80 con tecnica molto materica formata da acrilico e granuli che danno l’effetto screpolato. Ispirata ad un murales anonimo sull’isola coloniale di Gorée di fronte a
Dakar, (dal 1400 al 1800 il più grande centro di commercio si schiavi della Costa africana) nelle vicinanze del centro dove tenevano schiavi in attesa della vendita/deportazione. Donna misteriosa, scampata alla deportazione? deportata? Simbolo di una realtà storica nascostaci e della crudeltà oltre l’immaginazione? Il suo nome Awa rimanda a Eva e rappresenta quindi la donna progenitrice e universale.
OPERE
Mista su tela(60x80) l’inimmaginabile destino di Awa
SARA COLUCCIA
Sono nata a Busto Arsizio (VA) nel 1973 e mi sono laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 2001.
Ho lavorato come architetto fino al 2010 per poi dedicarmi alla famiglia e all’ambito artistico.
La passione per l’architettura e per i viaggi ha sicuramente influenzato il mio lavoro.
Un'immagine, un'emozione, le sensazioni, lo "spirito" di un luogo: sono questi gli elementi che fanno crescere in me l'idea per una nuova opera.
La pittura è una forma di libertà che mi permette di uscire dalla realtà e dagli schemi rigidi per andare verso una dimensione diversa, nel tentativo di riportare su tela delle emozioni personali.
Realizzo i lavori attraverso un processo che lascia una parte di imprevisto e di incontrollato a sviluppare l'idea originale.
L’acqua, elemento naturale che prediligo, è essenziale nelle mie opere; anche se non raffigura il soggetto rappresentato, ne è parte integrante, in quanto la sua azione è indispensabile nello sviluppo del processo creativo; essa, “spruzzata” sulla tela e sulle tinte, ne modifica l’intensità e la consistenza, produce il movimento di colori e di materiali, evidenzia la trama e gli strati sottostanti, creando effetti che saranno percepibili solo in una fase successiva quando il lavoro inizierà ad asciugarsi; vi è poi un momento in cui devo perdere il controllo e lasciare che i gesti prendano il sopravvento e determinino il risultato finale.
È così che gradualmente l’idea iniziale prende forma e si sviluppa nel corso dell’opera.
All’interno delle opere che ho realizzato fino ad oggi, si possono distinguere due tecniche esecutive molto differenti fra loro, quasi opposte.
La prima è fortemente materica e si riferisce soprattutto alle opere iniziali; qui si ha un processo di aggiunta di diversi materiali (sabbia, gesso, polvere di marmo, cemento, smalti) e la sperimentazione della reazione tra sostanze a base di acqua o di olio.
La diversa consistenza delle superfici, la loro irregolarità, e l’inserimento dei vari materiali contribuiscono ad individuare piani differenti ed a realizzare effetti particolari di luci ed ombre nell’opera.
L’altra, predominante nei lavori successivi, vede un procedimento di sottrazione degli strati di pittura con un processo di costruzione e decostruzione - che porta ad evidenziare trame, segni grafici, luminosità e piani differenti - come ad evidenziare strati nascosti nell’anima.
OPERE
Acrilico e gesso 100 x 70 Ombre silenziose
Acrilico 100 x 80 Dream
MARIA GUADALUPE FERNANDEZ QUARTI
Nasce a Minatitlàn, Veracruz, in Messico
Artista eclettica, messicana d'origine, arriva in Italia nel 1972. Dipinge fin da bambina. Inizia come autodidatta e, in età adulta ha studiato con i maestri, Mario Tapia, Angelo Corlini, Giuseppe Sottile.
Inizia a dipingere da bambina utilizzando gli scarsi mezzi e le tecniche che poteva acquisire nel suo paese d’origine. Dipinge ad olio, tecnica mista, ma ultimamente si è specializzata nella tecnica dell'acquarello per la sua spontaneità ed immediatezza, che applica con maestria ed armonia.
Dal 1996 è tra i soci fondatori dell'ASDA e dal 2003 fa parte anche dell'A.I.A. (Associazione Italiana Acquarellisti)
Il suo incontro con l’acquarello è abbastanza particolare. Già quando era alle prese con gli insegnamenti del Maestro Tapia, quest’ultimo si accorse che faceva un uso della tempera molto diluita, e le predisse un futuro da acquerellista; Tapia tenne poi alcune lezioni sull’acquerello .. qui nacque la passione per questa tecnica che poi approfondì con noti acquerellisti come Angelo Corlini, Giuseppe Sottile
Ha praticato diverse esperienze artistiche in vari campi, della poesia alla danza, dalla pittura su stoffa, alle tecniche miste, ora si dedica soprattutto alla pittura ad olio ed all'acquarello con ottimi risultati cromatici e di composizione.
OPERE
Acquerello (31x45) IMPERMANENZA 2
Acquerello (45x32) IMPERMANENZA 1
GIANCARLO GAROLFI
Nato a Milano , risiede a San Donato Milanese. Frequenta L'Umanitaria, dove consegue il diploma in arti grafiche. La pittura è da sempre la sua passione, e si avvicina ad essa come autodidatta. Dopo aver lasciato la vita produttiva, si riavvicina alla pittura frequentando il corso biennale di pittura ad olio, organizzato dal comune di Milano con il prof. Trolese.
Approfondisce la conoscenza di questa tecnica, frequentando l'Accademia di belle Arti di Mario Tapia, e poi sotto la guida di Fabio Cuman, esprime il meglio dipingendo temi figurativi.
Utilizza la tecnica ad olio e predilige la pittura del periodo impressionista.
Negli ultimi tempi si è dedicato soprattutto alla pittura dei tipo paesaggistico.
OPERE
Olio su tela (50 x 70): Immagine dietro l’angolo
SIMONA LA MONICA
Simona La Monica in arte SLAM's Arts, nasce a Milano nel 1990, da padre Palermitano e madre Leccese.
Frequenta il Liceo Artistico di Brera, diplomandosi nel 2009 in Beni Culturali Archivistici e Ambientali con tesi sulla Bauhaus.
Nel 2006 partecipa al progetto scolastico in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo "Le vie dei marmi" esposto, poi nel 2007 presso l'Ambrosianeum di Milano.
Per volere della famiglia interrompe gli studi artistici, iniziando gli studi Universitari prima nel campo Erboristico ed Etnobotanico poi nella Pedagogia.
Con il supporto della sorella Alessandra, continua comunque, a portare avanti la sua passione per l'arte, esplorando da autodidatta svariate tecniche.
Diventa pittrice, scultrice, grafica ed illustratrice.
Mescolando la passione per la Botanica, la Psicologia, L'alchimia e le materie plastiche sceglie infine di aderire alla corrente "Organica", inserendo elementi naturali, simbologie alchemiche, magiche, spirituali, ricreando scenari onirici ed archetipici, ove inserisce messaggi profondi e spunti di riflessione.
Spesso ritenuta" Tenebrosa" per il forte utilizzo del colore nero, tende invece a lanciare un messaggio di "Luce e di resilienza".
OPERE
Acquarello su carta Fabriano (50 x 70): La Manifestazione dell’Invisibile
NUNZIO NAPPI
Nato in Venezuela, ma di origini prettamente italiane, Nunzio Nappi realizza la sua formazione artistica presso il laboratorio d'arte condotto dal maestro cileno Mario Tapia, il quale riesce ad imprimergli emozioni pittoriche e svariate tecniche che suggeriscono nell'insieme la gamma di colori con cui plasma i suoi dipinti.
Nel presente, attraverso le sue opere crea una suggestione visiva mediante colpi di pennello e colori materici. Ama con la pittura le varie espressioni che aiutino a catturare l'attenzione di quello che lo circonda.
Tra queste la poesia, per cui ha la piena convinzione che, come il colore, non ha età, non ha confini ed è l'essenza della vita stessa.
Si cimenta in installazioni realizzate con diversi materiali, tra cui il legno.
OPERE
Olio su tela (90 x 80): evoluzione oltre i limiti
CRISTINA PAGANI
In ogni artista c'è un conto in sospeso con la scomparsa. Alla paura di sparire nel nulla l'artista reagisce con un gesto artistico che riaffermi la sua presenza, e però al tempo stesso quel gesto è il nascondiglio perfetto per non venire allo scoperto del tutto.
L'artista si palesa così in controluce, andando a scomparire in un posto dove lo si possa in altro modo vedere.
(citazione Andrea Bajanj)
Nasce a Milano il 21.01.61 e si trasferisce subito a S. Donato Mil.se dove attualmente vive e lavora. Ha conseguito il diploma di maturità classica e dopo un periodo dedicato interamente alla famiglia si è iscritta all' Accademia di Peschiera Borromeo e sotto la guida del maestro Mario Tapia apprende le tecniche del disegno, della pittura ad olio, dell'acquarello, delle tecniche miste e della scultura in argilla.
Inizia la sua attività nel '92, partecipando a numerose mostre collettive che le permettono di confrontarsi ed evolversi maturando la necessaria esperienza per sviluppare uno stile più personale e deciso.
Predilige la tecnica dell'olio su tela alla quale però affianca sempre nuove sperimentazioni con materiali molto diversi in una ricerca continua di forme espressive alternative.
Dopo il primo approccio di tipo impressionista ed un accurato studio della teoria del colore, ha sviluppato un concreto interesse per l'espressione del movimento: linee aperte delimitano uno spazio in evoluzione ottenendo con pochi segni interrotti una fusione tra linea e sfondo.
OPERE
Tecnica mista (70 100) VISIONI DAL FUTURO
Tecnica mista (80 80) PENSIERI FLOREALI
ADOLFO SIVORI
Le prime opere prettamente figurative, nate durante il periodo di frequentazione dell'Accademia linguistica d'arte di Genova.
Sotto la spinta di un continuo desiderio di trovare sempre nuove forme espressive, via via lasciano il posto a nuove tecniche d'espressione ove la raffigurazione reale delle cose viene schematizzata con applicazioni materiche ottenendo così una visione del tutto personale della realtà.
Un periodo ricco di esperienze positive : primi contatti con il mondo dell'arte e conseguentemente anche primi contrasti di opinioni con i maestri preposti all'insegnamento , apprendimento di nuove tecniche.
Terminato il primo biennio , i nuovi obblighi verso la famiglia appena formata , mi inducono ad allontanarmi temporaneamente da questa arte ed a cercare all'estero nuove esperienze e sensazioni
(e perché' no ..una maggiore tranquillità economica ...)
Ed ecco aprirsi gli orizzonti dell'Africa e del Medio Oriente con colori , toni , esperienze e costumi del tutto nuovi che lasceranno ricordi indelebili.
Il tempo passa , le esigenze mutano , le situazioni variano ed il 1997 vede il mio ritorno all' arte , all'amore della pittura, del raffigurare, al piacere di riuscire a trasmettere agli altri le mie sensazioni ( o almeno così spero ..... )
Frequento Studi di pittori affermati, Ateliers di maestri lombardi ( Carzaniga e Berettni), l'Accademia di Belle Arti di Peschiera Borromeo sotto la guida del maestro M. Tapia.
Tecnica mista (60 80) UNIVERSO… UN INCOGNITA
50 70) IL BOSCO DELLE FATE
LUDOVICA MARIA TAVAZZI
L'artista utilizzando tele preparate con stucchi e carte veline, le anima di espressioni informi, con l'ausilio di colori ad olio e tempere acriliche, ottenendo composizioni a rilievo e con sfumature.
La sua produzione, nell'arco della sua attività ormai trentennale , comprende anche esperienze con gli affreschi e forme in argilla.
Nel 1996 fonda l'ASDA (Associazione San Donato Arte) con la collaborazione di amici pittori.
Vive e lavora a San Donato Milanese. Ha frequentato l’Accademia di Mario Tapia
Olio su tela (60 X 90) Frammenti di stelle
Steli blu, viola e verdi
Che tendono verso il cielo
Ricompensati da frammenti di stelle
IL COMMENTO DESCRIVE MOLTO BENE IL SOGGETTO.
Ma ci possiamo chiedere perché la scelta di questa composizione e non una più “rassicurante” tela figurativa (che Ludovica dopo il suo prolungato studio e tirocinio, sarebbe assolutamente in grado di realizzare?)
Sono attratta da composizioni più leggere e volatili, più immediate e -non ultimo – più rapide nella composizione (questa non è comunque una “scorciatoia” perché comporta, comunque, ricerca, approfondimento e coinvolgimento emotivo …)
Di segno assolutamente diverso è l’altra opera presentata da Ludovica (realizzata in un periodo molto precedente)
Olio su tela(50 x 70) ENIGMA
Pur mantenendo la cifra astratta questo dipinto, di sapore vagamente futurista, rappresenta la città nel suo cielo che si sviluppa, nel suo procedere, come campagna, come terra e che si intreccia con queste figure geometriche che rappresentano i palazzi e le sue strade vuote. Strade che però alla fine si popolano con questi tratti diversamente colorati che sembrano eseguiti a spatola ma che sono realizzati con rapidi colpi di cartoncino intriso nel colore.
L’ENIGMA di questa città è rappresentato da questi flessuosi riccioli in movimento che altro non sono se non un punto di domanda.
NADIA VISCONTI
Esordisce come surrealista, ma nell'arco della sua attività artistica, oramai quasi ventennale si è cimentata a sperimentare un'infinità di tecniche e modalità d'espressioni differenti, anche scultoree, che l'hanno portata ad avvicinarsi ad altre correnti pittoriche rendendo la sua produzione estremamente variegata per tematiche ed esecuzione.
Acrilici su carta.
Il bacio della strega (la strega soprattutto) ricorda vagamente la Medusa e la sua capigliatura di rettili. L’ambientazione è notturna con la luna che illumina la scena.
La passione non ha limiti rappresenta l’incontro e l’amore, forse improbabile, fra due soggetti che appartengono alla tradizione del mito: la sirena e il centauro. Anche qui l’ambientazione è notturna è l’abbraccio fra i due personaggi è accompagnato dall’abbraccio fra il mare e la roccia.
OPERE
Acrilico (50 x 36) La passione non ha limiti
Acrilico (40 x 50) Il bacio della strega
SONIA COLUCCI
Sandonatese dalla nascita Sonia Colucci, studia al liceo classico della città e si laurea a Milano in Scienze dell'educazione. Coltiva da autodidatta la passione per l'arte e il disegno. Sperimenta varie tecniche di creatività manuale. Utilizza nel suo lavoro di educatrice con bambini, anziani e disabili la pittura e la manualità creativa credendo che l'arte sia un meraviglioso strumento di espressione della persona. Nel 2019 segue il corso di Acquarello della maestra Elisabetta Viganò. Nel giugno 2023 conclude il corso biennale professionale di illustrazione della scuola Pencil Art di Roma.
Il mio lavoro rappresenta un dolore che va “oltre l'immaginazione”, quello della madre in guerra. È un dipinto che ho DOVUTO fare, quando ho visto una foto, mi si imponeva. Ho aggiunto in un angolo un fiore di anemone (in greco antico “Figlia del vento”) che nel linguaggio dei fiori significa “fragilità, abbandono, attesa e speranza”.
OPERE
Acrilico (80 x 50) Figlia del vento
Acrilico(50x70) Infinito
MARIO ANTONIO TUCCI
Nato a Milano, dipinge da quando è bambino e dedica a questa attività due ore quasi tutti i giorni. Si definisce autodidatta sebbene abbia coltivato con la grafica pubblicitaria la sua passione per il disegno. Predilige la tecnica acrilica sia per praticità che per resa.
OPERE
Acrilico su tela (80 x 70) ORE 10 E 37 CIRCA
Possiamo dire che anche l’altro quadro sia dominato da un senso di provvisorietà: il “circa” del titolo non è casuale perché leva il connotato della precisione e quel tempo rappresentato dall’orologio altro non è se non IL TEMPO NEGATO. Ognuno di noi possiede un tempo negato, è quello dei desideri mai realizzati e dei sogni spezzati che, nella figura femminile del quadro sono: l’abito bianco sgualcito e il bouquet secco, I manifesti di luoghi turistici desiderati e mai raggiunti, la stessa banchina di una stazione della metropolitana abbandonata, dove il tempo non si è fermato, si è perso.
n “ore 10:37 circa” la figura di una sposa, china sul proprio bouquet secco, si trova su una banchina di una stazione
Nonostante i capelli scompigliati non è solo fisico: la scena è volutamente statica, tutto sembra congelato in tempo che non si è mai risolto. L'opera rappresenta la ribellione interiore contro il tempo negato, sul desiderio mai esaudito.
OPERE
Acrilico su tela (100 x 75) RESPIRI
Respiri rappresenta la ciclicità della vita. In ogni respiro, per quanto impercettibile, c’è un ciclo vitale e questo si manifesta nella bellezza come nella decadenza (dove decadenza non ha necessariamente un contenuto negativo perché- trattandosi di un ciclo – la decadenza genera la rinascita). Il dipinto è quindi una metafora della condizione umana, dove l’attimo fuggente è in bilico tra la vitalità e l’inevitabile dissoluzione e l’altrettanto inevitabile rinascita.
Nel quadro il soggetto femminile non guarda il mondo esterno, che comunque entra come interprete nella folata di vento. La ragazza sembra riflettere su sé stessa e sul proprio mondo (rappresentato dalla stanza). Sembra in questo atto di raccoglimento riflettere su quell’attimo dove in suo respiro interiore si confonde con il respiro del vento.
PITTRICE: ELENA SIGNORINI
PITTRICE: MARIA GUADALUPE FERNANDEZ QUARTI
PITTRICE: BARBARA BENVEGNU'
PITTRICE: SARA COLUCCIA
PITTRICE: EMMA BAUER
PITTRICE: CRISTINA PAGANI
PITTORE: GIANCARLO GAROLFI
PITTRICE: SARA COLUCCIA
PITTRICE: NADIA VISCONTI
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